Parquet fai da te:
se volessi posare il tuo pavimento in legno da solo dovresti sapere:
Che avere un
parquet ha i seguenti vantaggi:
- è un buon isolante termico e pertanto mantiene il caldo in inverno e rimane fresco in estate;
– è un buon isolante acustico che attutisce i rumori dovuti al calpestio;
– presenta buona durezza e non risulta facilmente penetrabile da altri corpi;
– offre una buona resistenza all’usura rendendo possibile il suo impiego anche in zone di frequente calpestio come musei, palestre etc.;
– è facile da lavorare
– esistono alcune essenze (come il teak) resistenti agli eventi atmosferici e pertanto utilizzabili anche per pavimentazioni esterne.
Preparazione
Prima di scegliere e posare il parquet è consigliabile non trascurare alcune tra le elementi importanti: per essere sicuri di un risultato perfetto, è importante che la messa in opera del parquet avvenga nel momento giusto.
Si può procedere con la posa solo quando i lavori di muratura, di idraulica e di elettricità sono terminati; la porta d’ingresso e le finestre sono state installate mentre i vetri sono stati montati; nel caso del prefinito, le pareti sono già state tinteggiate e risultano perfettamente asciutte.
Scelta del massetto
Il massetto può essere costituito da diversi materiali: il più comune è quello cementizio, mentre altri sono pannelli a base di legno, sabbia, pavimentazioni pre-esistenti. Il massetto di cemento, di spessore di almeno 5 cm, ha bisogno di un opportuno tempo di indurimento e stagionatura (almeno 15 giorni, talvolta fino a 90 giorni), che può variare a seconda del tipo di cemento (chimico a rapida essiccazione o tradizionale), dello spessore e delle condizioni del cantiere. Deve garantire rigidità e resistenza, per sopportare senza deformazioni i carichi statici e dinamici previsti in base alla destinazione d’uso della pavimentazione. Non deve contenere tubi (è bene che questi siano nello strato inferiore) e deve essere posto in opera su una barriera vapore interposta tra gli ultimi strati.
Attrezzatura e materiali
Assicurarsi di avere a portata di mano: metro, martello di gomma, squadra da muratore, colla vinilica.
Per la posa del parquet flottante: materassino isolante, listelli, adesivo per scanalature.
Per la posa in opera inchiodata: chiodatrice, pannelli di truciolato, chiodi.
Per la posa con incollaggio: rotella metrica, mazzuola di gomma, cazzuola, spatola con denti, livella a bolla e colla.
La posa del parquet
Le tecniche di posa in opera del parquet sono essenzialmente tre: flottante, inchiodata e a colla.
Posa del parquet flottante (galleggiante)
Questa tecnica viene generalmente utilizzata per il listone prefinito, di grosse dimensioni. Sul piano di posa si sistema un
sottile strato di materiale isolante acustico sul quale vengono posati i listoni di parquet, incollando gli incastri perimetrale con colla vinilica.
Preparare e pulire il sottofondo, assicurandosi che sia asciutto e prestando particolare attenzione ad eventuali difetti di planarità (in presenza dei quali intervenire con un prodotto autolivellante e/o con la rasatura). Stendere sul sottofondo un tappeto di materiale isolante e quindi stendere uno dopo l’altro i listelli, distanziandoli di circa 10 m dalle pareti per compensare l’eventuale dilatazione del legno a seguito delle escursioni termiche e assemblandoli con un adesivo (da stendere ungo le scanalature dell’incastro). Posizionare infine lo zoccolino.
Posa del parquet in opera inchiodata.
Questa tecnica viene generalmente utilizzata per parquet a listoni massicci (di spessore tra 1 e 2,2 cm, di larghezza tra i 6 e i 14 cm e di lunghezza tra i 40 e i 200 cm) lavorati a maschio e femmina. I listelli vengono incastrati tra loro e poi inchiodati ad una pedana in legno opportunamente approntata (o in alcune parti incollati, se non è possibile inchiodarli).
Costruire innanzitutto la pedana disponendo e fissando sul fondo le travi (di sexione 3×3 cm o 5×5 cm), distanziandole di 30/50 cm. La posa dei listelli, se di adeguato spessore e dimensione, può avvenire anche direttamente sulle travi. Fissare quindi i singoli listoni con almeno 2 chiodi lunghi 5 cm, servendosi di un martello o di una chiodatrice, distanziandoli di circa 10 m dalle pareti per compensare l’eventuale dilatazione del legno a seguito delle escursioni termiche (spazio su cui posare il battiscopa).
Posa incollata
E’ la tecnica più usata per la posa in opera di pavimentazioni in legno: i listelli vengono incollati su un pavimento preesistente o su una soletta di cemento mediante specifici collanti. Preparare e pulire il sottofondo. Se le pareti non sono perpendicolari tra loro provvedere alla squadratura della stanza tracciando 2 linee guida perfettamente perpendicolari tra loro (alle quali fare riferimento durante la posa della prima fila di listelli).
Con l’ausilio della cazzuola e della spatola dentata stendere uniformemente la colla su una superficie di circa 80 cmq ed iniziare la posa dei listelli; la grandezza delle righe di colla dipende dalla grandezza del listello e dalla planarità del piano su cui viene posato il pavimento in legno. Servendosi della mazzuola di gomma e della livella a bolla d’aria fare in modo che i listelli aderiscano al sottofondo, risultino perfettamente accostati tra loro e non presentino problemi di planarità.
Geometrie di posa
I listoni e i listoncini del parquet possono essere posati a terra e accostati tra loro formando diversi disegni, spesso di grande effetto.
Il disegno che andrà a formare il parquet deve essere valutato, oltre che dal punto di vista estetico, anche da quello funzionale. Il fattore più importante riguarda i movimenti di assestamento del legno. Il lato più soggetto a variazioni dimensionali è quello corto; per questo motivo, per esempio, in un corridoio lungo e stretto il parquet andrà posato con i lati lunghi paralleli alle pareti più lunghe.
Nella scelta della direzione di posa bisogna tenere conto anche del senso di percorrenza o dell’apertura della porta: la percezione di chi entra sarà più gradevole se il percorso si snoda nel senso della lunghezza degli elementi o se la direzione del parquet è ortogonale alla soglia della porta.
Posa a correre (o a tolda di nave)
I singoli elementi (anche di differente estensione) sono disposti nel senso della lunghezza, in modo che le giunzioni di testa risultino irregolari e variate l’una rispetto all’altra. I pezzi possono essere paralleli al muro o in diagonale.
Prima di iniziare la posa occorre verificare che i muri interessati non siano fuori squadra; in caso contrario, la posa partirà dal lato della porta, in modo che gli elementi siano paralleli ad essa. Nel secondo caso gli elementi vengono posati generalmente inclinati di 45° o di 30° rispetto alle pareti, partendo dalla porta e continuando verso il punto di luce principale oppure dalla linea di massima estensione della diagonale. A differenza della precedente, questo tipo di posa consente di nascondere eventuali pareti fuori squadra.
Posa a cassero regolare
È simile alla geometria a correre, ma in questo caso i singoli elementi hanno lo stesso formato e vengono disposti nel senso della lunghezza in modo che le giunzioni di testa vengano a trovarsi nella stessa mezzeria o comunque in posizione costante rispetto a ciascuna lista della fila precedente.
Posa a spina di pesce
Gli elementi vengono disposti in file parallele a 90° tra di loro, in modo che la testa di uno si unisca al fianco dell’altro. La posa può essere dritta o in diagonale. Per realizzare il disegno si parte dal centro della stanza, allineando la prima spina lungo una traccia.
Posa a fascia e bindello
Viene chiamata “fascia e bindello” la finitura della zona perimetrale della pavimentazione, formata da elementi in legno con una geometria diversa (la fascia) rispetto a quella predominante e da altri che fanno da raccordo (bindello) tra i due differenti schemi di posa. In questa geometria di posa per evidenziare la fascia e il bindello si possono utilizzare essenze con colorazioni diverse.
Posa a spina ungherese
In questo tipo di disegno i singoli pezzi hanno i due lati corti tagliati con un’inclinazione di 45° o 60° rispetto a quelli lunghi. La modalità di posa è simile a quella della spina di pesce. Può essere completata con fascia e bindello.
In evidenza
Un parametro importante per la scelta delle geometrie di posa è l’illuminazione: le fonti di luce naturale influiscono sulla visione complessiva del parquet: se questa attraversa gli elementi della pavimentazione nel senso della lunghezza, venature e dimensioni risulteranno maggiormente in evidenza.
Cura e pulizia
Come manutenzione ordinaria è sufficiente passare uno straccio umido e di tanto in tanto un po’ di sapone. Periodicamente (in base alla frequenza di passaggio) applicare un prodotto lucidante.
Per la pulizia delle macchie:
– usare acquaragia per le macchie di caffè, succo di frutta, panna, tè e sciroppi;
– usare benzina per le tracce nere di gomma e le macchie di catrame, cioccolata, grasso, olio vegetale e lucido da scarpe;
– usare l’alcool per le macchie di inchiostro e dei pennarelli
– usare una spugna umida con sapone per i piatti per le macchie di vino, aceto, sangue e pittura ad acqua.