giovedì 9 aprile 2015

                              

                                Parquet fai da te:



se volessi posare il tuo pavimento in legno da solo dovresti sapere:


Che avere un parquet ha i seguenti vantaggi:
- è un buon isolante termico e pertanto mantiene il caldo in inverno e rimane fresco in estate;
– è un buon isolante acustico che attutisce i rumori dovuti al calpestio;
– presenta buona durezza e non risulta facilmente penetrabile da altri corpi;
– offre una buona resistenza all’usura rendendo possibile il suo impiego anche in zone di frequente calpestio come musei, palestre etc.;
– è facile da lavorare
– esistono alcune essenze (come il teak) resistenti agli eventi atmosferici e pertanto utilizzabili anche per pavimentazioni esterne.

Preparazione

Prima di scegliere e posare il parquet è consigliabile non trascurare alcune tra le elementi importanti: per essere sicuri di un risultato perfetto, è importante che la messa in opera del parquet avvenga nel momento giusto.
Si può procedere con la posa solo quando i lavori di muratura, di idraulica e di elettricità sono terminati; la porta d’ingresso e le finestre sono state installate mentre i vetri sono stati montati; nel caso del prefinito, le pareti sono già state tinteggiate e risultano perfettamente asciutte.
Scelta del massetto
Il massetto può essere costituito da diversi materiali: il più comune è quello cementizio, mentre altri sono pannelli a base di legno, sabbia, pavimentazioni pre-esistenti. Il massetto di cemento, di spessore di almeno 5 cm, ha bisogno di un opportuno tempo di indurimento e stagionatura (almeno 15 giorni, talvolta fino a 90 giorni), che può variare a seconda del tipo di cemento (chimico a rapida essiccazione o tradizionale), dello spessore e delle condizioni del cantiere. Deve garantire rigidità e resistenza, per sopportare senza deformazioni i carichi statici e dinamici previsti in base alla destinazione d’uso della pavimentazione. Non deve contenere tubi (è bene che questi siano nello strato inferiore) e deve essere posto in opera su una barriera vapore interposta tra gli ultimi strati.

Attrezzatura e materiali

Assicurarsi di avere a portata di mano: metro, martello di gomma, squadra da muratore, colla vinilica.
Per la posa del parquet flottante: materassino isolante, listelli, adesivo per scanalature.
Per la posa in opera inchiodata: chiodatrice, pannelli di truciolato, chiodi.
Per la posa con incollaggio: rotella metrica, mazzuola di gomma, cazzuola, spatola con denti, livella a bolla e colla.

La posa del parquet

Le tecniche di posa in opera del parquet sono essenzialmente tre: flottante, inchiodata e a colla.

Posa del parquet flottante (galleggiante)

Questa tecnica viene generalmente utilizzata per il listone prefinito, di grosse dimensioni. Sul piano di posa si sistema un T98_C-posa parquetsottile strato di materiale isolante acustico sul quale vengono posati i listoni di parquet, incollando gli incastri perimetrale con colla vinilica.
Preparare e pulire il sottofondo, assicurandosi che sia asciutto e prestando particolare attenzione ad eventuali difetti di planarità (in presenza dei quali intervenire con un prodotto autolivellante e/o con la rasatura). Stendere sul sottofondo un tappeto di materiale isolante e quindi stendere uno dopo l’altro i listelli, distanziandoli di circa 10 m dalle pareti per compensare l’eventuale dilatazione del legno a seguito delle escursioni termiche e assemblandoli con un adesivo (da stendere ungo le scanalature dell’incastro). Posizionare infine lo zoccolino.

Posa del parquet in opera inchiodata.

Questa tecnica viene generalmente utilizzata per parquet a listoni massicci (di spessore tra 1 e 2,2 cm, di larghezza tra i 6 e i 14 cm e di lunghezza tra i 40 e i 200 cm) lavorati a maschio e femmina. I listelli vengono incastrati tra loro e poi inchiodati ad una pedana in legno opportunamente approntata (o in alcune parti incollati, se non è possibile inchiodarli).
Costruire innanzitutto la pedana disponendo e fissando sul fondo le travi (di sexione 3×3 cm o 5×5 cm), distanziandole di 30/50 cm. La posa dei listelli, se di adeguato spessore e dimensione, può avvenire anche direttamente sulle travi. Fissare quindi i singoli listoni con almeno 2 chiodi lunghi 5 cm, servendosi di un martello o di una chiodatrice, distanziandoli di circa 10 m dalle pareti per compensare l’eventuale dilatazione del legno a seguito delle escursioni termiche (spazio su cui posare il battiscopa).

Posa incollata
T98_D-posa parquet colla

E’ la tecnica più usata per la posa in opera di pavimentazioni in legno: i listelli vengono incollati su un pavimento preesistente o su una soletta di cemento mediante specifici collanti. Preparare e pulire il sottofondo. Se le pareti non sono perpendicolari tra loro provvedere alla squadratura della stanza tracciando 2 linee guida perfettamente perpendicolari tra loro (alle quali fare riferimento durante la posa della prima fila di listelli).
Con l’ausilio della cazzuola e della spatola dentata stendere uniformemente la colla su una superficie di circa 80 cmq ed iniziare la posa dei listelli; la grandezza delle righe di colla dipende dalla grandezza del listello e dalla planarità del piano su cui viene posato il pavimento in legno. Servendosi della mazzuola di gomma e della livella a bolla d’aria fare in modo che i listelli aderiscano al sottofondo, risultino perfettamente accostati tra loro e non presentino problemi di planarità.

Geometrie di posa

I listoni e i listoncini del parquet possono essere posati a terra e accostati tra loro formando diversi disegni, spesso di grande effetto.
Il disegno che andrà a formare il parquet deve essere valutato, oltre che dal punto di vista estetico, anche da quello funzionale. Il fattore più importante riguarda i movimenti di assestamento del legno. Il lato più soggetto a variazioni dimensionali è quello corto; per questo motivo, per esempio, in un corridoio lungo e stretto il parquet andrà posato con i lati lunghi paralleli alle pareti più lunghe.
Nella scelta della direzione di posa bisogna tenere conto anche del senso di percorrenza o dell’apertura della porta: la percezione di chi entra sarà più gradevole se il percorso si snoda nel senso della lunghezza degli elementi o se la direzione del parquet è ortogonale alla soglia della porta.

Posa a correre (o a tolda di nave)

T98_G-posa a cassero regolareI singoli elementi (anche di differente estensione) sono disposti nel senso della lunghezza, in modo che le giunzioni di testa risultino irregolari e variate l’una rispetto all’altra. I pezzi possono essere paralleli al muro o in diagonale.
Prima di iniziare la posa occorre verificare che i muri interessati non siano fuori squadra; in caso contrario, la posa partirà dal lato della porta, in modo che gli elementi siano paralleli ad essa. Nel secondo caso gli elementi vengono posati generalmente inclinati di 45° o di 30° rispetto alle pareti, partendo dalla porta e continuando verso il punto di luce principale oppure dalla linea di massima estensione della diagonale. A differenza della precedente, questo tipo di posa consente di nascondere eventuali pareti fuori squadra.

Posa a cassero regolare

T98_F-posa a correreÈ simile alla geometria a correre, ma in questo caso i singoli elementi hanno lo stesso formato e vengono disposti nel senso della lunghezza in modo che le giunzioni di testa vengano a trovarsi nella stessa mezzeria o comunque in posizione costante rispetto a ciascuna lista della fila precedente.

Posa a spina di pesce

T98_H-posa a spina di pesceGli elementi vengono disposti in file parallele a 90° tra di loro, in modo che la testa di uno si unisca al fianco dell’altro. La posa può essere dritta o in diagonale. Per realizzare il disegno si parte dal centro della stanza, allineando la prima spina lungo una traccia.

Posa a fascia e bindello

T98_I-posa a fascia bindelloViene chiamata “fascia e bindello” la finitura della zona perimetrale della pavimentazione, formata da elementi in legno con una geometria diversa (la fascia) rispetto a quella predominante e da altri che fanno da raccordo (bindello) tra i due differenti schemi di posa. In questa geometria di posa per evidenziare la fascia e il bindello si possono utilizzare essenze con colorazioni diverse.

Posa a spina ungherese

T98_L-posa a spina unghereseIn questo tipo di disegno i singoli pezzi hanno i due lati corti tagliati con un’inclinazione di 45° o 60° rispetto a quelli lunghi. La modalità di posa è simile a quella della spina di pesce. Può essere completata con fascia e bindello.

In evidenza

Un parametro importante per la scelta delle geometrie di posa è l’illuminazione: le fonti di luce naturale influiscono sulla visione complessiva del parquet: se questa attraversa gli elementi della pavimentazione nel senso della lunghezza, venature e dimensioni risulteranno maggiormente in evidenza.

Cura e pulizia

Come manutenzione ordinaria è sufficiente passare uno straccio umido e di tanto in tanto un po’ di sapone. Periodicamente (in base alla frequenza di passaggio) applicare un prodotto lucidante.
Per la pulizia delle macchie:
– usare acquaragia per le macchie di caffè, succo di frutta, panna, tè e sciroppi;
– usare benzina per le tracce nere di gomma e le macchie di catrame, cioccolata, grasso, olio vegetale e lucido da scarpe;
– usare l’alcool per le macchie di inchiostro e dei pennarelli
– usare una spugna umida con sapone per i piatti per le macchie di vino, aceto, sangue e pittura ad acqua.

Nessun commento:

Posta un commento